Un giardino per eventi di fronte l’antica villa di Diomede a Pompei

Villa antica pompeiana

L’inestimabile stratificazione di storie davanti ai nostri occhi: da Diomede a Cavour e la leggenda di Arria Marcella

Quello che vediamo davanti ai nostri occhi, dal giardino di casa Tiberius è l’antica villa romana di Diomede, una delle abitazioni più lussuose trovate a Pompei, nonché tra le prime ad essere riportate alla luce nel 1771. Divenuta una destinazione turistica già ai tempi del Grand Tour, questo capolavoro di architettura è stato visitato negli ultimi 250 anni da un gran numero di personaggi famosi, come Lord Byron, Goethe, Montaigne, Montesquieu, Lamartine, Thomas Grey, Mary Shelley, solo per citarne alcuni.

Chi era Arria Marcella?

La leggenda di Arria Marcella è particolarmente affascinante e narra del ritrovamento di un calco del seno di una giovane donna rimasto impresso nelle ceneri, poi pietrificatesi, durante l’eruzione del 79 a.C..
Alcune testimonianze storiche dimostrano che questo calco sia stato esposto al Museo Archeologico di Napoli per un centinaio d’anni, richiamando l’attenzione e la curiosità di visitatori anche stranieri e considerato un ritrovamento misterioso dal significato onirico. Dopo questo intervallo di tempo, il calco è scomparso nel nulla. Una storia sul mito di Arria Marcella è stata descritta in un testo di Théophile Gautier nel 1852, sul genere fantasy dei viaggi nel tempo.

A pochi metri dall’uscita del parco Villa dei Misteri

La Villa di Diomede si trova fuori le mura antiche del parco archeologico di Pompei, nelle vicinanze dell’ancor più notevole Villa dei Misteri, famosa per la serie di affreschi raffiguranti le scene del rito di iniziazione ai misteri di Dioniso dedicati al dio Bacco. Per visitare questi due gioielli antichi, tra i pochi accessibili anche all’interno, è necessario acquistare il biglietto d’ingresso maggiorato Pompeii + ed usufruire dell’uscita dedicata.

I visitatori che desiderano ammirare questa meraviglia anche dopo l’uscita dagli scavi, comodamente seduti a gustare un pasto o un rinfresco all’ombra di un delizioso pergolato, sono i benvenuti al Giardino dei Sensi del Tiberius.

Siamo appassionati del nostro patrimonio culturale ed enogastronomico ed è per questo che l’esperienza dei nostri clienti dev’essere un ingrediente sempre presente in tutti i servizi che offriamo, dal semplice pasto alla cena di gala.

Non solo gastronomia

Il Giardino dei Sensi è un’oasi tranquilla, arredato con materiali naturali e circondato da una rigogliosa vegetazione mediterranea con pini marittimi, palmizi, vigneti e agrumeti. La vista mozzafiato sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli ascrivono questo luogo tra i più incantevoli della regione.

La bella stagione è alle porte

Aperto dalla seconda metà di maggio e fino ad ottobre, il giardino si presta a vari tipi di attività: menu della tradizione napoletana, inclusa la pizza cotta nel forno a legna; pic-nic sul prato; degustazioni, concerti, feste private, cerimonie, incontri corporate ed attività olistiche.

A partire dalla primavera, il Giardino dei Sensi ospiterà workshop e degustazioni di vini del territorio, organizzato in collaborazione con prestigiose etichette di vini nazionali.

Toga party ed eventi tematici

Il Tiberius da anni collabora con chef, artisti, cultori dell’arte culinaria, della storia locale e dell’archeologia, un plusvalore a vantaggio dei clienti più esigenti in cerca di esperienze ricercate ed autentiche.

Il Toga Party è uno dei format più coinvolgenti ed esclusivi offerti dalla nostra azienda. Vengono proposti menu con ricette autentiche dell’epoca romana, o in alternativa, rivisitate in chiave moderna ed uno spettacolo tematico con la partecipazione del pubblico.

Altre curiosità sull’antico vicino

La villa prende il suo nome da Arrius Diomedes, la cui tomba è stata ritrovata vicino all’ingresso. E’ una delle prime ville riportate alla luce (tra il 1771 ed il 1775) e la più vicina alla strada principale dell’epoca, dove parcheggiavano le carrozze dei ricchi visitatori. Questi due elementi hanno fatto si che questa villa sia tra le più descritte, visitate e raffigurate da artisti, scrittori e scienziati.

Nel 1861, Camillo Benso di Cavour, all’epoca primo ministro del Regno d’Italia, appose la sua firma incisa su un muro della stanza 59 della villa.

Oggi la villa affaccia sul nostro giardino, ma al tempo affacciava direttamente sul mare che arrivava fino a Pompei.

Attività altamente esperienziali

Fonti:
(1) Villa di Diomede

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